Facciamo due passatelle per oggi a pranzo?
Ho fatto colazione alle 8. Solito ordine e disordine fra voglia di questo e di quello che deve però essere corrisposta con quanto trovo in cucina e nel frigo. Alle 9:30 incontro mia mamma che si sta già preoccupando per il pranzo. È meglio pensarci adesso, per assaporare l’attesa nella sicurezza della buona riuscita del pranzo e nella serenità del dopo pranzo. Tutto viene stabilito in poco tempo, ma il rito della domanda è d’obbligo: «Faccio due uova di passatelle per noi due? Che dici?» Passatelle, forse. Molti le chiamano passatelli, ma a me piace chiamarle al femminile per la loro fragranza, aspetto ed imprevedibilità, tratti comuni al pianeta delle donne. Quando ero bambino mi acquattavo sulla seggiola vicino al tavolo della cucina, con le mani sotto il mento a sostegno della testa, ammirando così instancabilmente le mani esperte di mia nonna preparare le passatelle sul tagliere di legno. Gli odori intensi degli ingredienti che si mescolavano ...