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Visualizzazione dei post da settembre, 2013

Flavia Franceschini: la pianura incantata (28/09-28/10, 2013)

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Addio al Maestro Agostino Bonalumi

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«Se l'arte dice l'indicibile, io sto parlando del luogo dove è detto l'indicibile, che tale rimane». Fu questo uno degli assiomi lapidari con cui Agostino Bonalumi, uno dei maggiori astrattisti del Novecento, osò definire la sua «rivoluzione». Scomparso il 18 Settembre 2013 all'età di 78 anni, il maestro dell'«arte oggettuale» tanto amato da Gillo Dorfles se ne va proprio nel momento in cui le sue tele estroflesse hanno raggiunto stabilmente l'olimpo del grande mercato internazionale, quello impermeabile alle crisi. Sulle orme, per intenderci, dei compagni di strada Lucio Fontana, Enrico Castellani e Piero Manzoni. Un traguardo che l'artista lombardo ha coltivato dagli anni Sessanta con coerenza e dedizione monacale a un'idea dell'arte in cui l'opera è «luogo» prima ancora che oggetto. Di questa sua vocazione irriducibile si era subito accorto alla fine degli anni Cinquanta l'assemblatore anarchico Enrico Baj che lo tenne