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Visualizzazione dei post da aprile, 2011

Arte arrestata

Il 3 aprile 2011 Ai Weiwei è stato fermato dalla polizia aeroportuale di Pechino. Tra i noti artisti/attivisti politici cinesi Ai era già stato fermato in occasione della cerimonia per il Nobel assegnato a Liu Xiaobo quando contava di partire per Seul. Indagare ed eventualmente condannare Ai Weiwei per dissidenza, potrebbe creare dei fastidi allo stesso governo cinese, specie in ambiti internazionali. Ed ecco dunque che le motivazioni di indagine e - attualmente - detenzione di Ai Weiwei, secondo la Reuters, sarebbero da ricercare in eventuali reati finanziari di cui si sarebbe reso colpevole l'artista cinese .

Beat Memories

Allen Ginsberg e William Burroughs hanno entrambi scoperto tardi che realizzare opere d’arte figurativa è un buon sistema per far soldi. La letteratura, lo scrivere non lo sono. Incontri e conferenze sono economicamente interessanti, ma finiscono per essere stancanti, o può capitare che il relativo mercato si esaurisca. Nessuno dei due è mai stato pazzo per i soldi, ma quando si diventa vecchi serve disporre di una qualche copertura economica o ancora di salvezza. Burroughs si è convertito alla pittura. Beat Memories: The Photographs of Allen Ginsberg , Mostra presso la National Gallery of Art, Washington, D.C., dal 2 maggio al 6 settembre 2010.

L'Origine del mondo raccontata da Canestrini

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Al Mart di Rovereto (TN), nell'ambito delle iniziative della mostra "La rivoluzione dello sguardo. Capolavori impressionisti e post-impressionisti dal Musée d’Orsay" (19 marzo 2011 - 24 luglio 2011), l'antropologo Duccio Canestrini ha tenuto una conferenza-spettacolo intitolata " L’origine del mondo di Courbet. Antropologia di uno scandalo ". “Nonostante sia stato un pittore versatile, oltre che un attivista democratico – ha spiegato Canestrini a una sala strapiena - dire Gustave Courbet oggi  evoca la più cruda delle rappresentazioni artistiche del sesso femminile. L’Origine du monde è un piccolo quadro sconcertante, per molti aspetti  enigmatico ben oltre la sua “sfacciataggine”. Dipinto nel 1866, su commissione del diplomatico ottomano Khalil Bey, rivenduto, trafugato, ricercato dai  nazisti e dai sovietici, e poi miracolosamente recuperato, cambiò di proprietà molte volte, per passare infine dalle pareti di casa del celebre psicana