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Visualizzazione dei post da dicembre, 2011

L’anomalia climatica del Medioevo

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Se il Medioevo sia stato certamente un “periodo caldo”, o meramente “un’anomalia climatica” o qualcosa di differente può essere materia di studi locali, scala dei valori esaminati, metodi analitici applicati. Recenti ricerche paloclimatologiche hanno fornito informazioni da differenti prospettive analitiche di questo affascinante periodo climatico. Le ricerche riguardanti il clima del Medioevo iniziarono negli anni ‘60. Motivato da ricerche storiografiche sul Medioevo Hubert H. Lamb (1965) documentò l’incremento nella frequenza relativa di episodi caldi principalmente attorno all’Atlantico settentrionale e l’aumento di precipitazioni durante le stagioni fredde sulla Gran Bretagna (Lamb, 1965). Lamb documentò per primo l’Epoca Calda Medioevale (Medieval Warm Epoch) che successivamente chiamò Periodo Caldo Medioevale (Medieval Warm Period) che terminò circa nel 1300. Riconobbe che le evidenze implicavano che a causa “… del cambiamento dei venti da ovest, le rotte delle depressioni

Neanderthal: cavernicoli, bruti, si ma con il senso dell'estetica

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Cavernicoli, bruti, primitivi sì, ma con il senso dell'estetica. Nella Grotta di Fumane, in Veneto, è stato rinvenuto un «laboratorio» di piume ornamentali con le quali si abbellivano nientemeno che gli uomini di Neanderthal. Tutti i particolari della sensazionale scoperta sono pubblicati sul nuovo numero della rivista «Archeologia Viva» (Giunti Editore). La storia dell'uomo di Neanderthal, cugino estinto di Homo sapiens, la specie cui apparteniamo, continua a riservare colpi di scena. L'ultimo, in ordine di tempo, arriva dal buio della Grotta di Fumane, nelle Prealpi Venete, dove i nostri lontani parenti, si è scoperto, lavoravano ossa e piume di volatili per farsi belli. Che l'uso della scheggiatura per i neandertaliani non avesse segreti lo sapevamo da tempo, ma che la finalità potesse essere, in certi casi, puramente estetica è una novità assoluta. Sono i reperti riportati in luce grazie alle ricerche condotte a Fumane dall'Università d