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Visualizzazione dei post da maggio, 2013

La forma, la materia, lo spazio: il racconto della scultura

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Lunedì 6 Maggio alle ore 16:00 presso la sede IUSS - Ferrara 1391, si è tenuto un incontro con la prof. Cordelia Von Den Steinen dal titolo "La forma, la materia, lo spazio: il racconto della scultura". Cordelia Von Den Steinen è nata a Basilea nel 1941. Negli anni '60 studiò all'Accademia di Brera con Marino Marini, prima di trasferirsi in Toscana dove sposò Pietro Cascella. Assieme al marito lavorò assieme a Lipchitz, Marini, Moore, Ipoustéguy, Penalba e Nivola. Cordelia afferma: La forma non può prescindere dalla materia. La materia è contenuto e forma al 100%: la scultura è un tutt'uno. Se lo scultore non ha un mestiere, la materia si impone sullo scultore. Senso della pietra: lo scultore apre la pietra, la alleggerisce. La creta è una materia che assorbe il racconto. Le cose quotidiane hanno valore universale.

I furti di Damien Hirst

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Nel 1995, Damien Hirst difese il proprio lavoro così: "E' molto semplice dire 'potrei averlo fatto anche io quello!', dopo che qualcuno altro lo ha fatto. Ma io l'ho fatto. Quello non esisteva fino a quando io non lo feci." Nel 2000, Hirst decise che "averlo fatto" non era una giustificazione: "Non penso che le capacità di un artista (le sue mani, ndr) siano importanti a tutti i livelli, in quanto tu stai tentando di comunicare un'idea"   Nel 2006, l'idea dell'artista non era importante a qualsiasi livello: "Fortunatamente per me, quando andavo alla Scuola dell'Arte eravamo una generazione dove non avevamo nessuna paura di rubare le idee degli altri. Potete definire questo 'un tributo'." Charles Thomson ha dimostrato i furti artistici di Hirst illustrandoli e descrivendoli.  Eccoli (cliccare sull'immagine per andare al sito):