Le farfalle ci sono ancora?


Quando ho letto il titolo della mostra di Daniela ho spontaneamente provato a rispondere alla sua domanda. E con la stessa spontaneità ho inteso alcune farfalle, poche, che ognuno ha sentito almeno una volta. Per innamoramento, a seguito di una creazione di un progetto importante, per lincontro inaspettato con qualcuno, per affrontare una particolare situazione, per lopportunità di prendere una decisione importante. In tutti quei casi in cui si sente uno strano formicolio nello stomaco e una piacevole agitazione attraversare tutto il corpo. Queste farfalle ci hanno fatto sentire euforici e in alcuni casi avremmo voluto fare e strafare dando sfogo alla carica incredibile di energia che in quel momento è stata a nostra disposizione.
Solitamente, per non svelare all’altro (da cui può dipendere la risoluzione positiva della situazione) questo stato, abbiamo cercato di mantenere comportamenti normali, fingendo indifferenza e compostezza in attesa di conferma definitiva allottima prospettiva futura.
In realtà tutta questa fatica serve a ben poco perché coloro che hanno le farfalle nello stomaco sono chiaramente distinguibili dalle altre persone per il sorriso ebete e i bellissimi occhi sognanti.

Si, Daniela, le farfalle devono necessariamente esistere ancora, da qualche parte. Perché? Perché non possiamo pensare ad un mondo senza farfalle. Se le farfalle esistono, allora esistono anche i sogni, l’innamoramento, gli incontri inaspettati, le situazioni inaspettate. Dobbiamo allora continuare a credere all’esistenza delle farfalle. Come? Non lo so. Forse cercando di stupirci, sforzandoci. Una farfalla vive solamente un giorno, tempo sufficientemente lungo per stupirci con la sua bellezza.

DANIELA CARLETTI, "Le farfalle ci sono ancora?"
Galleria "del Carbone", Ferrara, 2-14 Aprile 2013.


Commenti

Post popolari in questo blog

La lettrice

Mark Rothko

Una piuma per sempre