I Cercatori dell'Immutabile


Tutte le esistenze, gli oggetti, i fenomeni, sono manifestazioni momentanee, lampeggiamenti effimeri che durano soltanto per un momento singolo, dato che scompaiono non appena sono comparsi, per essere seguiti da un’altra esistenza nel momento seguente.
Siamo in grado di accettare che le cose cambino? Siamo in grado di accettare l’impermanenza?
L’impermanenza ci insegna soprattutto a guardare le cose e le situazioni così come sono, senza sviluppare sentimenti di attaccamento o di avversione. Noi soffriamo non perché l’impermanenza sia di per sé sofferenza, ma perché non riusciamo ad accettare che le cose cambino. Per molti, la permanenza dà sicurezza, l’impermanenza no. In realtà, invece, l’unica cosa durevole è paradossalmente proprio l’impermanenza. Il tentativo di trattenere ciò che cambia ci crea dolore, il voler separarsi da ciò che permane ci crea dolore. Tutto è impermanente.
Quindi anche io sono impermanente? Sicuramente non esiste un “io” eterno ed immutabile. Il cercare l’immutabilità richiede un tempo infinito. È il tempo necessario ai Cercatori di Sergio per trovare l’Immutabile.

Scrive Sergio Zanni: "Il bisogno di reperire reperire un senso alla vita e alla realtà che ci circonda è stato ereditato dalla tradizione religiosa giudaico-cristiana, da qualche secolo sempre più in crisi, come tutta la cultura umanistica. La conseguenza di questa crisi è la perdita del senso della vita. Una vita insensata non può che produrre un'arte insensata e noiosa."

Sergio Zanni ha intitolato questa mostra "I Cercatori dell'Immutabile".

La mostra si terrà presso lo Spazio Rosso Tizianovia Taverna 41, Piacenza, e l'inaugurazione avverrà Sabato 6 Aprile 2013, alle ore 17:00.

La mostra comprenderà una decina di terracotte colorate e alcuni disegni a pastello.






L'esposizione rimarrà aperta fino a sabato 27 Aprile 2013. Orari: da lunedi a sabato 15:30-19:15, domenica chiuso.

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