Come era Cicerone da bambino?

Ve lo siete mai chiesto? Ecco allora la risposta data da un pittore nel 1464!

Rea­liz­zato da Vin­cenzo Foppa in­torno al 1464, il Fan­ciullo che legge della Wal­lace Col­lec­tion di Lon­dra era parte della per­duta de­co­ra­zione del Banco me­di­ceo a Mi­lano, col­lo­cato in via dei Bossi e sede delle at­ti­vità fi­nan­zia­rie della fa­mi­glia fio­ren­tina nella Mi­lano sfor­ze­sca.
Il gio­vi­netto se­duto su una cas­sa­panca è stato iden­ti­fi­cato, in forza dell’iscrizione «M . T .CE / CIRO», con il gio­va­nis­simo Ci­ce­rone di cui Plu­tarco nella Vita Ci­ce­ro­nis elo­gia il dut­tile in­ge­gno, fin dall’età sco­lare, in ogni ma­te­ria e la ve­lo­cità, quasi pro­di­giosa, nella let­tura.
No­no­stante la cura con cui de­scrive tanto il li­bro in mano al ra­gazzo, quanto quelli ap­pog­giati sulle men­sole, Foppa omette di in­di­carne il ti­tolo sulla co­sta, una di­men­ti­canza forse non ca­suale e che con­tri­bui­sce ad ac­cen­tuare la vo­luta con­fu­sione fra il ro­mano Ci­ce­rone, ab­bi­gliato tut­ta­via come un gio­vane dell’alta bor­ghe­sia quat­tro­cen­te­sca, e chi en­trava nel Banco me­di­ceo.



Vin­cenzo Foppa, Ci­ce­rone bam­bino che legge, 1462–1464 circa, Lon­dra, The Wal­lace Col­lec­tion, af­fre­sco stac­cato, strap­pato e tra­spor­tato su tela,
101,6 x 143,7 cm

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