In bilico, per l'equilibrio
Uomini in bilico, alla ricerca
dell’equilibrio, in continua trasformazione ed adattamento ad un ecosistema in
continua evoluzione. Il sistema non si considera mai chiuso o adiabatico, che
non esiste in natura e nell'universo, ma un sistema sempre aperto dove si ha
sempre un certo grado di entropia. L'equilibrio dinamico è quindi la tendenza a
trovare il miglior utilizzo possibile delle energie con i minori cambiamenti
possibili dei parametri.
A
Ferrara ci sono luoghi in cui si cerca l’equilibrio. Lo scultore Sergio Zanni
dispone due uomini sospesi nel vuoto su un sottile filo metallico, nel
controluce del suo studio, riparati dalla vetrata gialla di una ex-officina
meccanica illuminata dal sole da almeno 100 anni. Gli uomini di Zanni stanno
cercando l’equilibrio, non singolarmente, ma in gruppo. Un equilibrio difficile
che si ottiene quando la sommatoria delle potenze che agiscono sul sistema è
nulla. La perdita di equilibrio di uno deve essere supportata dall’altro: o si
cade. Alla ricerca di un equilibrio difficile. Zanni conosce il problema, lo
risolve e lo svela con la sapienza dell’Arte. Un’arte che ha ragione di vivere
e d’esser diffusa, per sempre.
Eugenio Scalfari afferma che
“… il pensiero è soprattutto cultura, racconto, meditazione, approfondimento dei fatti, analisi del carattere dei personaggi, strategia di lunga durata o tattica di immediata applicazione e differenza tra l’una e l’altra.… Finché la nostra specie esisterà, la lettera e il telegramma, il romanzo e il breve racconto, il quadro ad olio e lo schizzo disegnato con pochi tratti di matita avranno tutti ragione di vivere e d’esser diffusi. Io la penso così e spero di non sbagliarmi”
(Scalfari, in “Il vetro soffiato”, L’Espresso, 29/05/2014).
Commenti
Posta un commento